GRANDE PARTECIPAZIONE ALLA DEGUSTAZIONE GLOBALE 2020 CONDOTTA DA ANTONIO GALLONI

300 winelover, 60 importatori collegati da quattro continenti, 240 professionisti del vino e un wine critic d’eccezione, Antonio Galloni. Questi i numeri della seconda Degustazione Globale della storia del vino organizzata da Domini Castellare di Castellina lo scorso 16 aprile 2020.

Un evento che replica il successo riscosso nel 2015, quando il gruppo che riunisce 4 cantine (Castellare di Castellina e Rocca di Frassinello in Toscana, Feudi del Pisciotto e Gurra di Mare in Sicilia) fu il primo al mondo ad organizzare una Degustazione Globale di vini grazie al supporto tecnologico di British Telecom. Allora non c’era nessun impedimento a viaggiare o ad incontrarsi fisicamente, oggi invece, l’emergenza sanitaria in atto ha imposto uno stop alle consuete fiere dedicate al vino, occasioni utili per presentare le nuove annate. Da qui l’idea di replicare l’esperienza per scoprire insieme agli operatori e ai winelover i vini più importanti delle nostre cantine guidati da Antonio Galloni, critico americano nonché fondatore e CEO di Vinous, una delle pubblicazioni di settore più influenti al mondo che vanta 40.000 abbonati, e da Alessandro Cellai, enologo e Direttore Generale delle aziende Domini Castellare di Castellina.



“Mr Panerai e Mr Cellai mi hanno chiesto di guidare questo tasting più di un mese e mezzo fa – ha esordito Galloni all’inizio del collegamento – molto prima che si potessero immaginare quali implicazioni avrebbe avuto la diffusione del COVID 19. Questo significa essere capaci di anticipare i tempi”.

Durante il collegamento sono state degustate le nuove annate dei vini top delle 4 cantine e in particolare: Chianti Classico 2018 e I Sodi di S. Niccolò 2016 di Castellare di Castellina, Rocca di Frassinello 2018 e Baffonero 2017 di Rocca di Frassinello, Nero d’Avola 2018 – etichetta Versace di Feudi del Pisciotto e Tirsat 2018, unico vino bianco della batteria, di Gurra di Mare.



Antonio Galloni ha commentato le caratteristiche delle nuove annate in diretta mostrandosi particolarmente entusiasta del Nero d’Avola 2018 – etichetta Versace di Feudi del Pisciotto, che ha descritto come un vino floreale, delicato, persistente e molto contemporaneo: “a kind of wine that can have a very big global appeal”.



Menzione d’onore per I Sodi di San Niccolò 2016 che Galloni ha definito un vino elegante, signorile e riservato al tempo stesso. Per il critico, la 2016 è stata una grande annata in Toscana, e I Sodi 2016 risulta armonioso ed equilibrato sin da subito. “When you taste this wine, you feel like you are talking with a prince or a princess” ha commentato.





Galloni si è inoltre mostrato molto colpito da Baffonero 2017 di cui ha apprezzato il colore, la freschezza e l’energia. E sempre l’energia è la peculiarità che il critico americano ha ritrovato particolarmente evidente nel Rocca di Frassinello: “This wine has a very beautiful fruit, a lot of energy, power and vitality” ha sottolineato Galloni.





Dopo la degustazione, si è aperto il dibattito in video che ha permesso agli operatori e ai wine lover di fare domande e dare il proprio contributo. Ad intervenire è stato anche Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Verona Fiere, il quale ha chiesto a Domini Castellare di Castellina di replicare la degustazione globale ufficiale in occasione del prossimo Vinitaly. Invito che Alessandro Cellai e Paolo Panerai, Presidente del Gruppo DCC, hanno accettato con entusiasmo.

“Il vino, nella nostra cultura, ha sempre avuto il grande potere di unire le persone e di creare connessioni e legami” ha concluso Paolo Panerai, Presidente del gruppo Domini Castellare di Castellina. “Oggi più che mai, in un momento così difficile che ci impone misure di distanziamento sociale senza precedenti, discutere di vino attraverso gli strumenti digitali, che fortunatamente abbiamo a disposizione, è stato un modo per sentirci più vicini, condividere emozioni e restare uniti sotto il segno del vino”.