I SODI DI S. NICCOLÒ 2021 TRA I COLLECTIBLES DI WINE SPECTATOR
Il Super Tuscan di Castellare di Castellina in cima alla lista dei vini da collezione stilata dall’autorevole rivista americana.
Cosa rende un vino da collezione?
Secondo Wine Spectator, che stila la classifica dei Collectibles, è il potenziale di miglioramento con l’invecchiamento in bottiglia che consente al vino di acquisire complessità e carattere e dunque di aumentare il suo valore nel tempo, diventando molto appetibile per i collezionisti. È il caso dell’annata 2021 de I Sodi di S. Niccolò di Castellare di Castellina, che si posiziona in cima alla lista dei Collectibles, classifica dei vini da collezione svelata in anteprima attraverso i Wine Spectator’s Advance (anticipazioni della guida che uscirà il prossimo ottobre). Il Super Tuscan di Castellare, con un punteggio di 97/100 (più alto di Masseto, per fare un esempio), si dimostra così un vino anche da investimento. “Intenso e risonante, con un equilibrio superbo e un eccellente potenziale”: così Bruce Sanderson, senior editor di WS, descrive l’annata 2021, aggiungendo che darà il meglio di sé dal 2028 al 2045 e riconoscendogli così un potenziale di invecchiamento che supera abbondantemente i vent’anni.

Che I Sodi di S. Niccolò sia un vino su cui investire lo conferma anche Liv-Ex, piattaforma che ogni anno decreta i fine wines più quotati sul mercato. Nella classifica 2025 svelata da poco, tra le etichette più pregiate al mondo c’è anche il Super Tuscan di Castellare di Castellina che si conferma così un ottimo investimento.
La vendemmia 2021
La stagione si preannunciava particolarmente difficile a causa della prolungata carenza di piogge. Fino alla fine di agosto, le prospettive non erano promettenti, ma intorno al 10 settembre, un drastico abbassamento delle temperature notturne ha impedito il processo di disidratazione dei grappoli, consentendo una maturazione perfetta. Grazie a questo cambiamento, quella che si prevedeva essere una vendemmia complicata, alla fine si è rivelata eccellente. Le uve raccolte erano di qualità straordinaria, in particolare il Sangiovese che, essendo una varietà tardiva, ha beneficiato del calo delle temperature.

Le note di degustazione dell’enologo
“L’annata 2021 de I Sodi di S. Niccolò si distingue per una grande intensità olfattiva e una trama fitta ed elegante di tannini dolci, sostenuta dall’acidità del Sangioveto. Il sorso è particolarmente piacevole e croccante e il finale è lungo e di grande persistenza. Un vino che si può bere subito o lasciare in cantina per un lunghissimo invecchiamento”.
Alessandro Cellai, enologo

L’uccellino della 2021
Ogni anno, sull’etichetta, appare un uccellino diverso, ripreso dai disegni dell’ornitologo britannico John Gould (XIX secolo), che rende omaggio alle tante specie sempre meno presenti nel Chianti Classico a causa dell’uso di diserbanti. L’annata 2021 riporta in etichetta lo Zigolo Testa Aranciata, il cui nome scientifico è Emberiza bruniceps. A Castellare di Castellina, il rispetto dell’ambiente è da sempre uno dei pilastri della filosofia produttiva. L’azienda, infatti, sin dall’inizio ha scelto di bandire erbicidi, pesticidi e ogni genere di prodotto chimico di sintesi anticipando un percorso, intrapreso da altri solo negli ultimi decenni, in favore di una vinificazione sostenibile. Simbolo di questo impegno è proprio l’iconico uccellino per cui Castellare è nota nel mondo.

I Sodi di S. Niccolò è prodotto esclusivamente con vitigni autoctoni toscani, 85% di Sangioveto e 15% di Malvasia Nera, provenienti dai due migliori Cru della tenuta situata nel cuore del Chianti Classico. Nato nel 1977, è stato il 4° Super Tuscan in Italia della storica categoria per la quale è stata fondata l’Associazione Historical Supertuscan. Il termine Super Tuscan fu coniato dalla rivista inglese Decanter per i gråandi vini del Chianti Classico che, pur di raggiungere la più alta qualità, uscirono dalla DOC diventando vini da tavola, così da non essere costretti dall’allora disciplinare di produzione a utilizzare anche uva bianca.
I Sodi di S. Niccolò ha collezionato negli anni importanti riconoscimenti. Con la 2020 ha conquistato una posizione importante nella Top 100 del 2024 di Wine Spectator, e ha debuttato nella prima Top 100 mondiale di Vinous del quotatissimo Antonio Galloni. Un grande risultato per l’annata che, tra l’altro, segna le 35 vendemmie trascorse dalla 1985, quando I Sodi di S. Niccolò è entrato nella prima Top 100 mondiale di Wine Spectator pubblicata nel 1988 al 6° posto assoluto. Risultato replicato l’anno successivo, con l’annata 1986, confermando così la capacità di fare grandi vini di Alessandro Cellai, enologo e vice presidente esecutivo del gruppo Domini Castellare di Castellina.


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