CON IL CHIANTI CLASSICO 2024, UN NUOVO UCCELLINO ENTRA A FAR PARTE DELLA FAMIGLIA DI CASTELLARE DI CASTELLINA
Il Codirosso si posa sulle tavole e annuncia una nuova annata ricca di profumi, capace di conquistare sin dal primo sorso.
Il Chianti Classico 2024 di Castellare di Castellina è pronto a raccontare, nel calice, la storia e il carattere del territorio chiantigiano. E lo fa attraverso un nuovo delicato uccellino, il Codirosso Comune, che appare in atichetta per ribadire l’impegno dell’azienda nel proteggere e custodire i doni della natura. Il Codirosso annuncia un’annata 2024 sorprendente per la freschezza dei profumi, la ricchezza aromatica e i tannini morbidi e vellutati che rendono ogni sorso equilibrato e avvolgente.
Prodotto esclusivamente da uve autoctone Sangiovese (90%) e Canaiolo (10%), nel rispetto della tradizione più pura, senza l’aggiunta di varietà internazionali, il Chianti Classico di Castellare è un vino autentico e versatile che unisce eleganza e profondità, perfetto per accompagnare momenti di convivialità.
L’uccellino dell’annata 2024
Il Codirosso comune è un piccolo migratore a rischio estinzione che ha trovato tra le vigne di Castellare il suo habitat ideale, grazie a una viticoltura rispettosa dell’ambiente. Solitario e vigile, ama osservare le campagne e ciò che lo circonda da posizioni elevate, pronto a lanciarsi rapido sulle sue prede. Nonostante la sua indole diffidente, negli anni ha imparato a convivere con l’uomo e oggi è possibile incontrarlo anche nei parchi urbani, tra le vigne e gli orti della campagna toscana. A partire da quest’anno, sull’etichetta del Chianti Classico è presente un QR Code che rimanda al canto melodioso del Codirosso: un invito a scoprire un frammento di natura che accompagna ogni bottiglia di Castellare.
La vendemmia 2024
La vendemmia 2024 del Chianti Classico è stata caratterizzata da un clima che ha favorito la qualità eccellente delle uve e un ritorno alle quantità di produzione medie dopo l’annata difficile del 2023. Dopo un inverno con piogge regolari e una primavera fresca, le riserve idriche del terreno sono state mantenute, permettendo alle viti di sopportare il caldo estivo. La stagione è stata segnata da condizioni climatiche generalmente favorevoli, con un’estate calda ma non estrema, che ha permesso una maturazione ottimale del Sangiovese.
Gli abbinamenti
Versatile e vibrante, il Chianti Classico di Castellare si abbina con eleganza a piatti ricchi di gusto come pasta al ragù, formaggi stagionati, stufati di carne e arrosti, senza dimenticare la bistecca alla fiorentina, simbolo della tradizione toscana. Nelle tavole del Chianti accompagna spesso i sapori decisi della selvaggina, come i pici al ragù bianco di lepre o il colombaccio alla cacciatora, per un perfetto equilibrio tra territorio e piacere.
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