INAUGURATO IL NUOVO CENTRO DI DOCUMENTAZIONE ETRUSCO ROCCA DI FRASSINELLO

Oltre 250 ospiti, gli interventi dei massimi esperti di etruscologia e viticoltura, il contributo di un grande jazzista. Sono questi gli ingredienti alla base del successo della giornata di giovedì 1 novembre 2018 durante la quale è stato inaugurato il percorso espositivo definitivo del nuovo Centro di Documentazione Etrusco Rocca di Frassinello, uno dei primi musei privati d’Italia entrato a far parte della Rete dei Musei di Maremma.

Prima dell’inaugurazione, il Prof. Luca Cappuccini, Etruscologo dell’Università di Firenze che guida gli scavi nella Necropoli di San Germano situata all’interno della proprietà, ha incuriosito una platea gremita e attenta, composta da addetti ai lavori, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni e wine lover, illustrando i nuovi reperti ritrovati nelle tombe oltre alle ultime sensazionali scoperte che riguardano le testimonianze di un centro abitato etrusco rinvenuto nell’area la scorsa estate.

A parlare dello stretto legame tra Etruschi e viticoltura è stata, invece, Patrizia Passerini, autrice del libro Andare per vini e vitigni (edizioni Il Mulino), mentre il grande musicista Stefano Cantini ha incantato la sala riproducendo con alcuni curiosi strumenti le melodie che presumibilmente allietavano i simposi Etruschi.




Al termine degli interventi, Paolo Panerai, Presidente di Rocca di Frassinello, da buon padrone di casa ha tagliato il nastro del nuovo Centro di Documentazione Etrusco affiancato da Olga Ciaramella, consigliere del Comune di Grosseto. “Questa mostra esperienziale” dice Paolo Panerai “è frutto di una virtuosa collaborazione tra pubblico e privato: tra la Soprintendenza Archeologia della Toscana, l’Università di Firenze e noi. Innovativa e stimolante è la filosofia che ha ispirato Italo Rota nel realizzare l’allestimento definitivo, arricchito da nuovi importanti reperti e di una sala che riproduce gli ambienti dove si tenevano i simposi etruschi. Una civiltà evoluta che già 3 mila anni fa, proprio su questi terreni, coltivava la vite a dimostrazione che qui è stato possibile fare grandi vini da sempre”.

Durante la visita gli ospiti hanno potuto assaggiare il vino conciato all’etrusca, e cioè condito con spezie, fiori secchi, miele e formaggio, servito nei tradizionali recipienti a due manici, copie fedeli delle coppe rinvenute durante gli scavi. Un’esperienza unica a cui è seguita una degustazione della gamma completa dei vini di Rocca di Frassinello, inclusa l’edizione limitata del Rocca di Frassinello Etrusco.




Infine, l’evento si è concluso nella maestosa barricaia dove, tra lo stupore di tutti, il maestro Stefano Cocco Cantini ha dato vita ad un emozionante fuori programma con il suo sassofono: un momento musicale indimenticabile esaltato dall’acustica perfetta della barricaia che negli anni ha ospitato artisti di fama internazionale.

Sfoglia la gallery di foto realizzata con il contributo di Fabrizio Lucarini.

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